Codice di tutela per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Ancona e Consigliere di Fiducia
Ultima modifica 10 febbraio 2024
Codice di tutela per la dignità dei lavoratori
Con Dg n.ro 125 del 13/04/2022 è stato approvato il Codice tutela per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Ancona, un codice fortemente voluto dal comitato Unico di Garanzia, che promuove azioni positive in seno al superamento di ogni forma di discriminazione sul posto di lavoro.
Il Codice afferma la dignità della persona e per prevenire comportamenti connotabili come mobbing, straining, molestie sessuali e comportamenti discriminatori prevedendo l’istituzione della Consigliera di Fiducia, una figura terza che verrà individuata tramite bando pubblico.
Il Codice afferma la dignità della persona e per prevenire comportamenti connotabili come mobbing, straining, molestie sessuali e comportamenti discriminatori prevedendo l’istituzione della Consigliera di Fiducia, una figura terza che verrà individuata tramite bando pubblico.
Consigliere di fiducia
Il Consigliere/a di fiducia è una “parte imparziale” deputata a raccogliere nell’organizzazione lavorativa segnalazioni riguardo atti di discriminazione, molestie sessuali e morali, vicende di mobbing e porre ad esse concreto rimedio, con tecniche di prevenzione e di risoluzione.
Non ha fonte legislativa, non è un pubblico ufficiale (a meno che non sia un pubblico dipendente), gode di ampio spettro di azione sul piano funzionale, nel senso che interviene in ogni caso di discriminazione e/o di molestia e non solo per le diseguaglianze di genere e di converso è affetto da un più limitato raggio di azione, poiché non avendo valenza topografico-territoriale opera solo all’ interno del ristretto ambito di una specifica pubblica amministrazione, o di un specifica azienda privata da cui ha ricevuto mandato.
Si è quindi in presenza di una sorta di “sentinella di situazioni di disagio lavorativo” deputata alla loro composizione e risoluzione, in applicazione di un Codice di condotta interno che configura regole sostanziali e procedurali dirette ad informare e guidare la sua azione di assistenza.
Non ha fonte legislativa, non è un pubblico ufficiale (a meno che non sia un pubblico dipendente), gode di ampio spettro di azione sul piano funzionale, nel senso che interviene in ogni caso di discriminazione e/o di molestia e non solo per le diseguaglianze di genere e di converso è affetto da un più limitato raggio di azione, poiché non avendo valenza topografico-territoriale opera solo all’ interno del ristretto ambito di una specifica pubblica amministrazione, o di un specifica azienda privata da cui ha ricevuto mandato.
Si è quindi in presenza di una sorta di “sentinella di situazioni di disagio lavorativo” deputata alla loro composizione e risoluzione, in applicazione di un Codice di condotta interno che configura regole sostanziali e procedurali dirette ad informare e guidare la sua azione di assistenza.
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