Agora’ Ancona – Integrazione Bambini Stranieri

Ultima modifica 22 dicembre 2023

Agorà Ancona – Integrazione Bambini Stranieri
 Il Progetto Agorà nasce con l’obiettivo di migliorare l’integrazione scolastica dei nuovi alunni stranieri attraverso il forte patto istituzionale tra scuola e territorio e l’ impegno a costruire insieme un progetto educativo per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze degli  otto Istituti Comprensivi del Comune di Ancona;
Il progetto è iniziato nell’a.s. 2001 – 2002 con un accordo di programma tra l’Assessorato ai Servizi Scolastici ed Educativi del comune di Ancona e tutti gli Istituti Comprensivi della città per individuare modalità condivise di intervento nelle scuole al fine di arrivare all’obbiettivo di un’integrazione linguistica e sociale degli alunni stranieri.
A partire dall’anno scolastico 2004/2005 l’accordo di programma si è esteso anche alla fase dell’iscrizione che prevede un protocollo condiviso da tutti e una serie di azioni collaborative tra i Dirigenti scolastici per affrontare le situazioni critiche di alcune scuole.
Con  DGC n. 141 dell’ 8.04.2010 (avente ad oggetto “Piano per l’ offerta formativa territoriale e protocollo di intesa tra il Comune di Ancona e gli Istituti Comprensivi”) e n. 426 del 01.08.2017 (avente ad oggetto “Istituzione della Conferenza Stabile periodica con i Dirigenti scolastici”)  è stato riconfermato l’ impegno tra Amministrazione comunale e Dirigenti scolastici per l’integrazione scolastica e sociale degli alunni immigrati, attraverso l’ erogazione di risorse aggiuntive da parte di codesta Amministrazione;
 Il Progetto “Agio e contrasto al disagio in ambito scolastico” rientra nel progetto Agorà e quindi nel Piano dell’ offerta Formativa (P.O.F), è  realizzato dal 2004 ed è tuttora condiviso da tutti gli istituti comprensivi cittadini; in particolare nel corso della prima riunione (Ottobre 2019) coi Dirigenti dell’a.s. 2019/2020, gli stessi hanno manifestato la necessità e volontà di proseguire col progetto “Agio/disagio in quanto negli anni esso ha dato ottimi risultati, coadiuvando il lavoro degli insegnanti impegnati anche in interventi di integrazione sociale dei soggetti più fragili;
La realtà migratoria, sociale e culturale del nostro paese ha subito, nel tempo, numerosi cambiamenti. Tali cambiamenti, infatti, ci suggeriscono oggi – seguendo l’ evoluzione demografica, i flussi migratori, prestando attenzione ai bisogni delle scuole anconetane e delle famiglie – di intervenire per rimodulare il progetto Agorà con uno sguardo in grado di andare oltre la presenza degli stranieri e ripensarlo in funzione del benessere e del successo scolastico di tutti.
Il numero degli alunni neoarrivati in Italia (NAI) infatti risulta essere in fortissima flessione rispetto agli anni precedenti (tale numero è confermato dai dati a disposizione  del Comune di Ancona e le testimonianze raccolte tra i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi); i bambini nella fascia di età prescolare sono, in larga maggioranza, nati in Italia e seguono, in genere, un percorso di inserimento educativo e scolastico ordinario: frequentano i servizi educativi per l’ infanzia (nidi e scuole dell’ infanzia) e qui acquisiscono l’ italiano, socializzando con i pari, apprendono le regole, implicite ed esplicite, del vivere insieme nei contesti educativi comuni. Dal punto di vista linguistico, i più piccoli sono nella condizione ideale per diventare bilingui simultanei precoci (apprendere cioè allo stesso tempo, la lingua materna e la lingua del Paese che li vede crescere) e fare così della loro condizione di bilinguismo e biculturalità un punto di forza. Porre attenzione sulla fascia 0-6 anni rappresenta un’ occasione straordinaria di prevenzione del disagio, inclusione sociale tanto dei bambini quanto delle loro famiglie.
La corresponsabilità educativa riveste altresì un aspetto delicato e importante dell’ intero sistema di educazione e formazione. Quando le famiglie e le comunità riescono a comunicare e collaborare con le istituzioni educative, non solo per far fronte alle situazioni di svantaggio, ma soprattutto per condividere regole, valori, principi educativi, gli effetti sono sempre positivi. Tuttavia, troppo spesso accade che l’ insufficiente alfabetizzazione linguistica, la scarsa istruzione e lo svantaggio socio-economico possono impedire ai genitori di essere pienamente coinvolti nell’ educazione dei loro figli. L’ istruzione, così come la migrazione, rappresenta un investimento per la persona e per il gruppo familiare, in quanto può costituire una chiave per la mobilità sociale: il successo formativo è una risorsa in sé e una fonte di status per gli individui e le famiglie. L’ accesso di un figlio al sistema formativo del paese di immigrazione rappresenta per le famiglie straniere un momento importante della biografia migratoria, come occasione di empowerment per l’ intero nucleo familiare. Le opportunità di apprendimento, la padronanza di una nuova lingua, lo sviluppo personale e professionale rappresentano una conquista non solo per i figli ma per gli stessi genitori che, nella realizzazione e nel successo scolastico e formativo dei figli, possono in qualche modo, sperare in un riscatto rispetto alla condizione che rivestivano nel paese di origine. E’  su questi aspetti che vanno sensibilizzati educatori ed insegnanti per riuscire a stabilire con le famiglie immigrate una relazione costruttiva e di fiducia.
Pertanto il Progetto Agora e contrasto al disagio in ambito scolastico è finalizzato a  migliorare e supportare l’ integrazione scolastica degli alunni stranieri attraverso :
-l’ attivazione di laboratori L2 (supporto soprattutto dal punto di vista linguistico): essi consistono nell’organizzazione di gruppi di alunni stranieri omogenei per età e per livello di conoscenza della lingua italiana. I laboratori sono svolti dagli insegnanti che si avvalgono anche della presenza di mediatori culturali. I laboratori iniziano nel mese di settembre e sono dedicati agli studenti appena arrivati o con gravi difficoltà linguistiche.
-mediazione culturale: La figura del mediatore culturale risulta necessaria per “ attività di prima accoglienza del bambino straniero, relazione tra scuola e famiglia, realizzazione di interventi interculturali. Tali attività possono essere realizzate in accordo con Associazioni culturali ad esempio attraverso lo svolgimento di attività pomeridiane in centri ricreativi, quindi nel post-scuola.
sportello psicologico per  docenti e familiari ed anche, se autorizzati dai genitori, con i minori al fine di favorire l’ agio scolastico;
  
Obiettivi da raggiungere

Apprendimento graduale della lingua italiana da parte degli alunni stranieri per favorire l’inserimento scolastico, l’integrazione sociale e lo studio.
All’insegnamento della lingua italiana si affiancherà anche il lavoro dei mediatori per  attività di prima accoglienza del bambino straniero, relazione tra scuola e famiglia, realizzazione di interventi interculturali che porteranno a scuola i temi dell’intercultura e dell’ integrazione.
Altro obbiettivo è l’acquisizione da parte dei giovani studenti autoctoni di un nuovo modello di convivenza civile. Si considera inoltre importante l’obbiettivo di coinvolgere gli studenti e famiglie degli alunni stranieri anche attraverso attività interattive organizzate dalle scuole presso centri ricreativi pomeridiani.
Risultati conseguiti

Integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero.
Maggiore partecipazione della famiglia alle attività e problematiche scolastiche.
Sensibilizzazione dei docenti alle problematiche che nascono con la presenza degli stranieri in classe.
Formazione dei docenti alle tematiche interculturali per raggiungere l’obbiettivo di considerare nella normalità la presenza degli stranieri e non sempre come emergenza.
Servizi Scolastici ed Educativi Viale della Vittoria, 39 60100 Ancona
Dirigente :Dott. Giovanni Montaccini
info :Sonia Moffa
Orari :Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9 – 13
Martedì: 15 – 17
Giovedì: 10 – 16
Telefoni: 0712225006 

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